Per il contribuente italiano con coniuge, figli o altri familiari a carico, sono previste delle detrazioni all’imposta lorda IRPEF.
Ma chi sono i familiari “a carico”?
Sono considerati fiscalmente a carico del contribuente i familiari, ovvero: il coniuge; i figli; altri familiari conviventi.
Gli altri familiari, purché conviventi, che possono essere considerati fiscalmente a carico del contribuente, sono riportati in dettaglio:
il coniuge legalmente ed affettivamente separato | i discendenti dei figli | i genitori e gli ascendenti prossimi | i genitori adottivi |
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i generi e le nuore | il suocero e la suocera | i fratelli e le sorelle, anche unilaterali |
Vi è però una condizione, ossia un limite di reddito personale di ogni familiare a carico. La detrazione fiscale spetta solo se i familiari “a carico” detengono un reddito personale uguale o inferiore a 2.840,51 euro (al lordo degli oneri deducibili).
Attenzione: per i figli di età inferiore ai 24 anni la soglia è di 4.000 euro di reddito annuo (il requisito anagrafico deve ritenersi sussistere per l’intero anno in cui il figlio raggiunge il limite di età, indipendentemente dal mese di compimento del compleanno).
Inoltre, le detrazioni per i figli spettano a prescindere dall’età del figlio e dalla convivenza di questo con i genitori, ferma restando la sussistenza della condizione del limite di reddito.
Si parla sempre di “anno di imposta”, cioè del periodo per il quale si sta presentando la relativa dichiarazione dei redditi (a titolo esemplificativo dal 1° Gennaio al 31 Dicembre dell’anno X) e per tutti i familiari a carico il verificarsi del superamento del limite (che preclude la detrazione), non è mai parametrizzato all’anno in corso, eccetto nei casi di: nascita, morte o matrimonio.
Analizziamo ora alcune particolarità da tenere a mente. Nella gestione del carico familiare la percentuale del familiare a carico deve sottostare a delle precise normative fiscali previste per questi casi e non può essere arbitrariamente scelta dal contribuente, prendiamo ad esempio il caso di coniugi con figli: il figlio “a carico” deve essere ripartito nella misura del 50% per ciascun coniuge o eventualmente nella misura del 100% al coniuge con il reddito più alto. Altresì sono previste maggiorazioni alle detrazioni per le famiglie numerose con più di 4 figli e per i familiari portatori di handicap.
Prestate inoltre particolare attenzione nella considerazione corretta dei redditi inclusi o esclusi dal calcolo del limite di reddito, così da evitare d’incorrere in sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Vi ricordiamo infatti che l’Agenzia delle Entrate effettua il controllo incrociato dei dati presenti in ogni archivio fiscale, di ogni singolo contribuente, dunque riesce con esatti controlli formali a verificare la veridicità e la correttezza dei dati esposti nelle dichiarazioni dei redditi.
Adesso che siete meglio a conoscenza della possibilità di fruire delle detrazioni per i familiari a carico, potete rivolgervi ad un Centro Assistenza Fiscale (CAF) o parlarne con il vostro Commercialista per approfondirne tutti gli aspetti e le limitazioni.
Grazie per l’attenzione e al prossimo articolo.