Comprendere come leggere la busta paga richiede innanzitutto di sapere quale contratto collettivo è stato applicato, ossia quello che in sigla è meglio conosciuto come “CCNL” (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro), la fonte normativa attraverso la quale vengono definite le regole che disciplinano il rapporto di lavoro.
Ciascun CCNL di settore ha una validità ben precisa, al fine di essere aggiornato in accordo tra le associazioni sindacali dei lavoratori e delle aziende, per adeguarlo alle mutate condizioni economiche che naturalmente cambiano con il trascorrere degli anni. In questo caso si parla di rinnovo del contratto di lavoro di settore.
Il CCNL applicato disciplina le regole fondamentali del trattamento economico e di tutte le casistiche che si possono presentare in un contratto di lavoro. Le più importanti sono: la retribuzione di fatto; i livelli e le mansioni contrattuali; il trattamento della malattia, della maternità, dei congedi matrimoniali, degli obblighi del lavoratore e dell’azienda, delle ferie, dei permessi ROL ed ex festività, che si maturano durante il corso del rapporto lavorativo. Il trattamento e il godimento di queste casistiche è pertanto fondamentale.
Per comprendere meglio e saper leggere la propria busta paga, è dunque fondamentale avere a portata di mano il proprio CCNL di settore, facendo attenzione a verificare che si stia leggendo l’ultimo in termini di rinnovo.
Il CCNL di settore applicato al lavoratore è di facile reperimento in quanto obbligatoriamente indicato nella lettera di assunzione firmata da ciascun lavoratore. Nella stessa lettera sono riepilogati in termini riassuntivi i punti fondamentali del rapporto che si sta instaurando tra azienda e lavoratore, quali:
- Decorrenza e durata del contratto di lavoro
- Orario di lavoro
- Qualifica, categoria e mansioni
- Retribuzione
- Periodo di prova
- Sede di lavoro
- Regolamento dimissioni anticipate e periodo di prova
- Regolamento ed obblighi del lavoratore
- Disciplina aziendale
- Misure di sicurezza
- Disposizioni di rinvio al CCNL di lavoro di appartenenza
Gli elementi contrattuali si riflettono direttamente nella busta paga, che rappresenta il documento riepilogativo più concreto del rapporto di lavoro.
Pertanto la busta paga è un documento fondamentale per ogni lavoratore dipendente e riassume il compenso percepito e i contributi versati. Tuttavia, non sempre è facile interpretarla.
In questo articolo vedremo come leggerla, voce per voce, per comprendere cosa realmente ci viene pagato e trattenuto ogni mese.
- 1. Come leggere la busta paga: le informazioni generali
- 2. La retribuzione di fatto
- 3. Le competenze variabili
- 4. Le trattenute
- 5. Il TFR e il cuneo fiscale
- 6. Progressivi fiscali
- 7. Progressivi ratei ferie e permessi
- 8. Il netto in busta
- Conclusione
1. Come leggere la busta paga: le informazioni generali
In alto nella busta paga si trovano i dati anagrafici e contrattuali:
- Nome del dipendente e codice fiscale
- Dati dell’azienda
- Qualifica, livello contrattuale e data assunzione
- Periodo di riferimento della busta paga
- Maturazione a venire degli scatti di anzianità
2. La retribuzione di fatto
Sempre nella parte alta della busta sono indicati tutti gli elementi che compongono la paga minima totale lorda del lavoratore, così composta:
- Paga base prevista dal CCNL di settore secondo livello e qualifica
- Scatti di anzianità che si maturano secondo quanto previsto dal CCNL di settore
- La contingenza, se prevista dal CCNL di settore
- E.D.R. (elemento di garanzia), se previsto dal CCNL di settore
- Indennità di funzione, se prevista dal CCNL di settore
- Ad Personam / Superminimo (se trattati e riconosciuti in fase di sottoscrizione del contratto. Questa voce è strettamente legata ad un accordo esclusivo tra lavoratore e azienda, non è pertanto disciplinata dal CCNL del settore se non nel fatto che è possibile, in accordo, inserirla come voce retributiva)
3. Le competenze variabili
Sono le voci che possono cambiare di mese in mese e che si trovano nel corpo centrale della busta:
- Retribuzione (riferita alla voce fissa del punto 2)
- Godimento permessi ROL, ex festività, ferie
- Straordinari festivi e non
- Premi o bonus
- Rimborsi spese
- Indennità non fisse
4. Le trattenute
Questa sezione, sempre nella parte centrale della busta, mostra cosa viene detratto dallo stipendio lordo:
- Contributi INPS: quota a carico del lavoratore
- Contributi previdenziali (eventualmente a fondi integrativi)
- IRPEF (imposta sul reddito, se dovuta)
- Addizionale regionale IRPEF (imposta sul reddito, se dovuta)
- Addizionale comunale (imposta sul reddito, se dovuta)
- Altre trattenute: ad esempio pignoramenti, quote sindacali, ecc.
5. Il TFR e il cuneo fiscale
Alcune buste paga, nella parte centrale, riportano anche:
- Quota maturata di TFR (Trattamento di Fine Rapporto)
- Cuneo fiscale: la differenza tra il costo totale per l’azienda e il netto percepito dal dipendente, utile per capire quanto “vale” realmente il proprio lavoro.
6. Progressivi fiscali
Nella parte bassa della busta sono presenti quasi sempre i progressivi fiscali dell’anno in corso, quali:
- Imponibile fiscale IRPEF
- Imponibile INPS/INAIL
- IRPEF pagata
7. Progressivi ratei ferie e permessi
Sempre nella parte bassa della busta sono presenti i dati riepilogativi della situazione ferie, permessi ROL e permessi ex festività (questi ultimi, se presenti da contratto).
Nel riepilogo sono sempre riportate:
- Ferie maturate, godute, residue e residue anno precedente (solitamente espresse in giorni)
- Permessi ROL maturati, goduti, residui e residui anno precedente (espressi in ore)
- Permessi ex festività maturati, goduti, residui e residui anno precedente (espressi in ore)
8. Il netto in busta
È l’importo effettivo che il lavoratore riceve. Si calcola sottraendo dal lordo tutte le trattenute. A volte è indicata anche la cosiddetta “retribuzione netta mensile”, comprensiva di eventuali benefit.
Conclusione
Imparare a leggere la busta paga aiuta a essere più consapevoli del proprio rapporto di lavoro, a controllare la correttezza delle retribuzioni e a comprendere l’impatto delle tasse sul proprio stipendio, oltre a controllare la gestione delle ferie e dei permessi previsti da contratto, che necessitano sempre di particolare attenzione per non avere sorprese.
È importante ricordare che la somma di tutte le buste paga dell’anno è sempre e obbligatoriamente riepilogata nella CU (Certificazione Unica dei redditi) dell’anno di appartenenza, che il datore di lavoro deve consegnare, di norma, entro fine febbraio dell’anno successivo a quello retribuito.
Ora che sai come leggere la busta paga, puoi controllare la correttezza delle voci ogni mese. Poi, per dubbi o verifiche, è sempre utile rivolgersi al proprio consulente del lavoro o al proprio contabile di fiducia.
Al prossimo articolo!!!!
Articolo Redatto dal Team Eminenza (Contabile)