Nell’ambito del sistema tributario italiano, il concetto di capienza fiscale riveste un ruolo chiave nella determinazione dell’effettivo vantaggio economico che un contribuente può trarre da detrazioni e crediti d’imposta. Comprendere cosa sia e come funzioni è essenziale al fine di pianificare correttamente la propria strategia fiscale e ottimizzare il carico impositivo.
Cos’è la Capienza Fiscale
La capienza fiscale rappresenta, in termini semplici, la misura dell’imposta lorda dovuta dal contribuente, che costituisce il limite massimo entro cui possono essere applicati sconti che derivano principalmente dalle detrazioni IRPEF.
In altre parole, la capienza fiscale indica quanta imposta si deve pagare allo Stato prima dell’applicazione di agevolazioni fiscali. Se un contribuente ha una capienza fiscale elevata, potrà sfruttare appieno i benefici fiscali previsti dalla normativa. Viceversa, se la capienza fiscale è bassa (o nulla), alcuni vantaggi fiscali rischiano di andare persi perché non vi è sufficiente imposta da compensare ed eventualmente rimborsare.
Un Esempio Pratico
Supponiamo che un contribuente abbia un’imposta lorda di 5.000 euro. Se ha diritto a detrazioni o crediti d’imposta per un totale di 6.000 euro (ad esempio, per: detrazioni spese mediche, carichi familiari, interessi mutuo, spese ristrutturazione, spese per efficientamento energetico, etc.), potrà usufruire solo di 5.000 euro di benefici fiscali. Infatti, la capienza fiscale è pari all’imposta lorda, pertanto la parte eccedente viene persa.
Si ricorda che, per le detrazioni da rapportare alla capienza fiscale, non si fa riferimento alla spesa sostenuta ma alla quota effettivamente detraibile della spesa sostenuta.
Pertanto: se ho spese mediche per euro 2.000, dovrò, per il calcolo della detrazione, non considerare euro 2.000,00, bensì il 19% dell’importo già decurtato della franchigia prevista, ovvero (2.000,00 – 129,11) × 19% = 355,46 euro.
La capienza fiscale è di particolare rilevanza per le spese sostenute dal contribuente per somme elevate, che danno diritto a detrazioni IRPEF, solitamente attribuibili a spese per ristrutturazione ed efficientamento energetico. Queste determinano una spesa rilevante e spesso non vengono valutate dal contribuente con la corretta accuratezza, rischiando così di perdere benefici fiscali dovuti all’incapienza fiscale.
Perché è Importante
La conoscenza della propria capienza fiscale è essenziale per:
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Pianificare le detrazioni: come nel caso di spese mediche, interessi passivi sui mutui, spese per ristrutturazioni edilizie o efficientamento energetico.
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Verificare la convenienza di alcune scelte fiscali: ad esempio, valutare, in caso di coniugi entrambi lavoratori, a chi attribuire e far sostenere la spesa per ottenere il massimo risultato di detrazione, considerando che molte spese sono attribuibili anche per quota 50% e 50%, fermo restando che la detrazione spetta a chi sostiene effettivamente la spesa.
Attenzione: le detrazioni sono condizionate anche dalle normative fiscali vigenti e non solo dalla capienza fiscale.
Revisione della disciplina delle detrazioni fiscali
Fermo restando le limitazioni alle detrazioni previste per i redditi lordi tra 120.000 euro e 240.000 euro, e quelli oltre 240.000,00 euro, sono state apportate, per l’anno 2024, alcune modifiche alla disciplina delle detrazioni per oneri, prevedendo, per i contribuenti titolari di un reddito complessivo superiore a 50.000 euro, una riduzione di un importo pari a 260 euro dell’ammontare della detrazione dall’imposta lorda spettante per l’anno 2024, determinato ai sensi dell’articolo 15, comma 3-bis, del TUIR, in relazione a:
a) gli oneri per i quali la detrazione delle spese sostenute è fissata nella misura del 19% dal TUIR o da qualsiasi altra disposizione fiscale; la disposizione non riguarda le spese sanitarie di cui all’articolo 15, comma 1, lettera c), del TUIR;
b) le erogazioni liberali in favore dei partiti politici di cui all’articolo 11 del decreto-legge 28 dicembre 2013, n. 149, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 13;
c) i premi di assicurazione per rischio eventi calamitosi di cui all’articolo 119, comma 4, quinto periodo, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.
Rif. Circolare 2/E Agenzia Entrate del 06 febbraio 2024
Differenza tra Capienza Fiscale e Capacità Contributiva
La capienza fiscale è un concetto tecnico-operativo che riguarda la possibilità di sfruttare concretamente i vantaggi fiscali previsti.
Da non confondere con la capacità contributiva, che è un principio costituzionale (art. 53 della Costituzione italiana), secondo cui il sistema tributario deve essere impostato in base alla reale possibilità economica del contribuente.
Conclusioni
In sintesi, la capienza fiscale è un parametro determinante nella gestione delle imposte. È fondamentale tenerne conto per valutare l’efficacia di detrazioni, deduzioni e crediti d’imposta, evitando così di perdere opportunità di risparmio fiscale. Un buon consulente o contabile può aiutare a calcolare con precisione la propria capienza fiscale e pianificare al meglio l’utilizzo degli incentivi previsti dalla legge.
Al prossimo articolo!!!!
Articolo Redatto dal Team Eminenza (Contabile)
